Linkedin: le regole da seguire per costruire un profilo professionale efficace

«Facebook è come un BBQ che fai nel giardino di casa con famiglia e amici. LinkedIn è l’ufficio, dove ti aggiorni e risolvi i problemi di lavoro».

In una delle sue “words of inspiration” di maggiore successo, Reid Hoffman, fondatore di LinkedIn, traccia una netta linea di demarcazione tra la sua creatura e la piattaforma ideata da Mark Zuckerberg.

LinkedIn è il luogo virtuale dove migliorare le proprie relazioni di business e rafforzare la propria reputazione, lo spazio in cui coltivare proficue relazioni che possono poi tramutarsi in concrete opportunità di lavoro.

Ma come è possibile migliorare il proprio profilo LinkedIn per allargare la propria rete di contatti?

Una regola aurea non esiste, ma ci si può affidare ad alcune semplici indicazioni per implementare in modo efficace il proprio profilo LinkedIn e ottenere dall’algoritmo che governa la piattaforma un punteggio più alto.

Ecco, dunque, una serie di consigli per ottimizzare la propria visibilità su LinkedIn:

1 – Completare il proprio profilo e collegarlo alla pagina aziendale del proprio studio professionale o della propria azienda.

È fondamentale rendere visibile l’attuale posizione di lavoro e completare il proprio profilo con esperienze, pubblicazioni, link, foto e video. Più materiale si riesce a pubblicare, maggiori possibilità si ha di essere intercettati.

2 – Utilizzare una foto profilo professionale

Utilizzare una foto professionale per il proprio profilo LinkedIn può aumentare di 15 volte le visualizzazioni. È consigliabile una foto profilo “in posa”, e cioè con lo sguardo fisso in camera, o una foto di buona qualità scattata in un contesto professionale (evento, meeting, riunione, etc). Divieto assoluto di foto eccessivamente friendly (selfie) o troppo ingessate (cerimonie). Importante caricare una foto attuale: l’effetto nostalgia su LinkedIn non premia.

3 – Scrivere un sommario efficace

Il sommario è la sezione che compare immediatamente sotto il nostro nome. Abbiamo a disposizione 120 caratteri per raccontare in modo efficace e sintetico di cosa ci occupiamo. Es. Avvocato specializzato in diritto di famiglia e diritto d’impresa.

4 – Inserire informazioni coerenti

La sezione “Informazioni” di LinkedIn ci garantisce la possibilità di ampliare il sommario e offrire informazioni più dettagliate sul nostro lavoro. Abbiamo a disposizione 2000 caratteri. In questa sezione è consigliabile scrivere uno short curriculum con formazione, esperienze e competenze.

5 – Personalizzare la propria URL LinkedIn

La “url” è la stringa che compare nella barra di navigazione e che aiuta il motore di ricerca a “farci trovare” da un utente. La troviamo in alto a destra rispetto al nome del nostro profilo.

Es. https://www.linkedin.com/in/antoniodelvecchiogruppostratego/

Può essere utile inserire nome, cognome, titolo e ruolo aziendale, così da fornire quante più informazioni è possibile.

https://www.linkedin.com/in/mariorossi456: se scriviamo così nessuno ci troverà mai.

6 – Richiedere referenze

Parlereste bene di una persona con la quale avete lavorato e che vi ha risolto un problema? Probabilmente sì.

È questo il meccanismo delle “referenze”, ovvero la sezione di LinkedIn dedicata alle segnalazioni da parte di utenti che attestano le nostre capacità e sono pronti a “metterci la faccia” per noi. Ovviamente vige la regola del “Do ut Des”. Se chiedete a qualcuno di parlar bene di voi, siate pronti a fare lo stesso.

7 – Aggiornare sempre le proprie competenze

Anche la sezione competenze riveste un’importanza fondamentale nel nostro percorso di accreditamento della pagina. LinkedIn offre la possibilità di utilizzare delle “parole chiave” per identificare velocemente le nostre competenze e permettere agli altri di accreditarle. La sezione è molto vasta e in continuo aggiornamento, anche con quelle competenze “di nicchia”, che però garantiscono anche un’efficace attività di networking. LinkedIn, inoltre, crea un ranking delle nostre competenze. Più persone dicono che siamo bravi in quel settore, più volte quella competenza verrà mostrata a chi visita il nostro profilo.

8 – Partecipare ai Gruppi LinkedIn

I gruppi sono le “stanze” all’interno delle quali coltivare i nostri interessi e far emergere le nostre competenze. È importante entrare a far parte dei gruppi che riteniamo importanti per sviluppare business e relazioni. Le dinamiche sono le stesse di un gruppo sociale: trovare una persona che ci accrediti, portare in dote contenuti interessanti, ottenere la stima degli altri utenti, stringere proficue relazioni di business.

9 – Utilizzare LinkedIn Pulse per scrivere i tuoi articoli

LinkedIn Pulse consente di scrivere articoli sul proprio profilo LinkedIn, con il vantaggio di poter inserire anche foto e link ipertestuali, come se fosse la pagina di un piccolo sito. Questi contenuti diventano importanti per migliorare la nostra online reputation e possono garantirci un maggiore appeal verso i nostri potenziali contatti.

10 – Seguire colleghi e studi o aziende peer

È fondamentale seguire i colleghi e gli studi che consideriamo “peer-to-peer”, per monitorare le loro attività e verificare come si muovono i competitor. È consigliabile anche seguire le pagine degli stakeholder rilevanti: se sono un avvocato che si occupa di energy, seguirò le principali aziende e l’autorità per l’energia etc.

Di Antonio Del Vecchio