Molto spesso al concetto di Mission e Vision si dà poca importanza, quasi come se fossero delle cose scontate, e definirle, solo dei meri esercizi scolastici di scarsa rilevanza. Non è così. Dotarsi di una corretta pianificazione strategica per uno studio professionale o per un’azienda di servizi in particolare, è alla base di ogni organizzazione di successo e nessuna strategia è possibile strutturare senza partire dalla corretta definizione di questi due elementi. Definire chi siamo, quali sono le nostre potenzialità e peculiarità professionali, i cosiddetti punti di forza, sono sempre stati elementi essenziali e imprescindibili per impostare una corretta strategia di marketing e comunicazione per qualunque organizzazione professionale.
Ma analizziamoli nel dettaglio.
La mission è lo scopo, la missione che l’organizzazione professionale e/o aziendale si dà, è la ragione per la quale esiste, il motivo per cui si è costituita. In altre parole è il “chi siamo” e perché esitiamo. Non aver chiara la mission vuol dire non conoscersi, non essere in grado di pianificare una strategia adeguata alle proprie potenzialità e non poter cogliere le opportunità che il mercato ci presenta. Se ci pensate è dalla corretta consapevolezza del “chi siamo” che partono tante decisioni. Presentarsi nel modo giusto al mercato di riferimento, attrarre forza lavoro adeguata, individuare il target giusto di clienti, definire in modo chiaro il nostro business, costruire la giusta identità – anche visiva (BRAND) – alla nostra organizzazione professionale. Il consiglio? Scriverla.
La vision è il passaggio successivo. Questa rappresenta il modo in cui l’organizzazione professionale immagina il futuro. Il modo in cui si interpreta il presente e, da questo, si costruiscono le basi per proiettarsi nella definizione di uno scenario prossimo. Porsi degli obiettivi raggiungibili, ambiziosi e coerenti. Vuol dire sognare ma con gli occhi aperti, consapevoli delle proprie potenzialità. In qualche caso vuol dire anche rischiare, ma con la certezza di avere le spalle larghe per affrontare il rischio e calcolarlo. La vision deve essere dettata dal management e condivisa con tutta l’organizzazione professionale. Per riuscire a centrare un obiettivo, tutti devono sapere qual è la meta e devono avere la certezza di poterla raggiungere. Avere una buona vision vuol dire averla fondata sui propri valori, sui propri ideali e sulle proprie aspirazioni.
Ma la mission e la vision sono elementi statici o mutevoli? A questa domanda non è sempre semplice rispondere, il discorso è complesso. La mia personale interpretazione è questa. Se sei Coca Cola, McDonalds, Mercedes o Apple puoi permetterti di avere una certa staticità della tua mission e della tua vision, che sono anche abbastanza “ecumeniche” e pur cambiando nel corso del tempo sono talmente radicate da identificarsi col valore e il posizionamento del brand. Se sei una startup, se sei uno studio legale o uno studio di consulenza aziendale, probabilmente, sei molto più propenso alla volatilità e al cambiamento del tuo business in base alla richiesta del mercato e alle competenze che acquisisci nel settore di riferimento e quindi puoi cambiare più facilmente il tuo approccio al mercato.
Una cosa pero non devi mai perdere di vista, la coerenza.
Oggi più che mai, alla luce di quanto sta accadendo e dei profondi cambiamenti dettati anche dalla crisi sanitaria ed economica, bisogna ripensare il proprio business e avere una VISIONE. È una grande opportunità che, solo se colta nel modo giusto, può inevitabilmente diventare un asset strategico per il futuro. Quando tutto tornerà alla normalità, tutto quello che sarà stato realizzato, sperimentato e sviluppato oggi per necessità, diventerà un ulteriore punto di forza nelle mani delle nostre organizzazioni professionali.