Professionisti alla ricerca della piattaforma giusta. Ad ognuno il suo social.

I professionisti, siano essi avvocati, commercialisti, medici, architetti ecc. negli ultimi anni, chi per necessità di marketing chi invece per pura curiosità o per rispondere alla domanda/invito di un collega, un cliente o un amico “ma tu su Linkedin non ci sei?” si sono avvicinati al mondo dei social network. Da qui il primo passo, quale social network scegliere? Perché l’uno piuttosto che l’altro? Proviamo qui ad analizzare i social più comuni e a capirne differenze e potenzialità.

Approfondire le caratteristiche delle varie piattaforme social è il primo passo da compiere. Partiamo dagli aspetti comuni. Tutte le piattaforme social si basano sulla creazione di relazioni con gli utenti che la popolano, attraverso l’ideazione di contenuti, testi, foto, video. Il primo obiettivo da raggiungere è creare una community interessata ai nostri contenuti, così detta “in target”. Più siamo bravi a costruire una rete sociale di utenti in target, più sarà facile ed efficace intercettare potenziali utenti per tessere relazioni professionali e di business. I social network più utilizzati dal mondo dei professionisti e non solo, oggi sono, Facebook, Linkedin, Instagram, Twitter. Un discorso a parte va dedicato a YouTube, che con i suoi oltre 2 miliardi di utenti, non è solo un social network dove postare video e ottenere condivisioni e commenti, ma è un vero e proprio motore di ricerca utile per l’indicizzazione della nostra digital presence, e molto spesso questo social è complementare agli altri in quanto un contenuto video caricato sul nostro canale Youtube, ci permette di condividerlo sulle altre piattaforme web e social e moltiplicare l’engagement dell’utenza. Per ogni social network utilizzato, le domande da farsi sono sempre le stesse. A quale target voglio rivolgermi? Con quali obiettivi? Che budget ho a disposizione e sono disposto a spendere? Riassumendo in una sola parola “strategia”.

Ma andiamo in ordine. Facebook, viene definito il social network per eccellenza, il più utilizzato in Italia e nel mondo, la piattaforma che più di tutte ha spopolato e forse quella che ha tirato la volata a tutte le altre. Oggi vanta circa 2.5 miliardi di utenti attivi in tutto il mondo, di cui circa 31 milioni in Italia e continua a crescere nonostante la concorrenza sia molto agguerrita. Varie fonti ci raccontano di una leggera prevalenza di utenti donna con una fascia di età più attiva compresa tra i 25 e 34 anni circa il 25% degli utenti, e tra i 50 e 64 anni circa il 65%.  È indubbiamente la piattaforma con un’utenza più eterogenea e vanta una grande presenza di pagine aziendali, già nel 2018 erano 80 milioni. Per un professionista essere presente su questa piattaforma è inevitabilmente una grande sfida, quanto questa presenza possa essere efficace per la nostra professione, dipende solo da noi. Definire un target al quale rivolgersi, ancora di più su questa piattaforma diventa fondamentale per non disperdere le energie. Il linguaggio da utilizzare deve essere semplice e di facile comprensione. Costruire un’immagine grafica all’altezza del nostro posizionamento e coerente con la nostra brand strategy professionale, è fondamentale.

Linkedin, fondato nel 2002, oggi vanta circa 575 milioni di utenti in tutto il mondo di cui circa 12 milioni in Italia. Si è subito posizionato per essere il più grande network on-line di professionisti. Si stima che oltre il 50% degli utenti sia laureato con una leggera prevalenza di utenti uomini sulle donne, circa il 10% in più. Oggi per un professionista non essere presente su Linkedin equivale un po’ come accadeva per le aziende nei primi anni 2000, se non avevano un sito internet, erano costrette a giustificarsi. Le potenzialità di questa piattaforma sono molteplici, dal recruitment alla partecipazione a gruppi tematici per scambiare contenuti, opinioni, esperienze con professionisti del proprio settore alla ricerca di incarichi e/o opportunità di lavoro. Molti però, limitano la loro presenza a una mera piattaforma alla quale affidare l’aggiornamento continuo del proprio curriculum professionale, oppure la presentazione del proprio studio. In molti casi quando bisogna raccontare a qualcuno chi siamo, linkiamo direttamente la stringa (URL) del nostro profilo Linkedin, che è possibile anche personalizzare in modo molto semplice e intuitivo. La struttura stessa del format da compilare per tenere aggiornato il nostro curriculum e renderlo sempre disponibile a di chi lo volesse consultare per sapere di più di noi, si presta benissimo. Esperienze professionali e di vita, formazione, traguardi raggiunti – riconoscimenti e premi ricevuti, progetti sui quali stiamo lavorando oppure che abbiamo concluso, pubblicazioni e principali interessi, formano una griglia di informazione perfetta per raccontare chi siamo. Risulta essere anche il social network più caro per promuovere a pagamento (sponsorizzare) i nostri contenuti – i Linkedin Ads – ma anche quello più performante per la generazione di lead, ovvero raggiungere possibili contatti interessati ai nostri servizi.

Instagram, oltre un miliardo di utenti attivi in tutto il mondo con una percentuale del 63% di accessi quotidiani alla piattaforma, si afferma essere il social network maggiormente in voga negli ultimi anni, soprattutto fra i più giovani. Questa piattaforma, nata nel 2010 e acquistata da Facebook nel 2012, oggi vanta solo in Italia più di 20 milioni di utenti attivi al mese con una percentuale pressoché identica tra donne e uomini. Circa il 60% dell’utenza rientra nella fascia di età compresa tra i 13 e i 35 anni, il 30% nella fascia tra i 36 e i 55 anni. Una grande spinta alla popolarità di questa piattaforma è arrivata dal mondo dello spettacolo e dello sport, che ha attirato l’attenzione di tantissimi giovani. Tra i profili maggiormente seguiti risultano esserci personaggi del calibro di Cristiano Ronaldo, Fedez e Belen Rodriguez. Nato per essere il social network idoneo per i contenuti visivi – è impossibile postare un contenuto se non accompagnato da un’immagine – nel tempo si è trasformato in uno strumento utile per vendere e promuovere servizi e prodotti che si fondano sulla forza delle immagini. Anche in questo caso il segreto sta nello scegliere il target giusto. Dal 2016 Instagram ha attivato la possibilità di aprire un profilo business, attraverso il quale è possibile inserire notizie utili sul nostro studio professionale e invitare gli utenti a visitare il nostro sito internet. È possibile accedere a funzionalità che ci permettono di consultare una serie di informazioni utili per conoscere i nostri followers e orientare i nostri contri contenuti. Proprio perché è il social network delle immagini, non avere una strategia di comunicazione visiva coordinata è assolutamente sconsigliato.

Twitter, nato nel 2006 vanta oggi circa 336 milioni di utenti attivi in tutto il mondo, di cui 2,35 milioni in Italia. Sin dalla sua nascita si differenzia per essere il social network della sintesi e della velocità. I post non possono superare un determinato numero di batture (lettere) ed è quasi inevitabile aggiungere al testo un hashtag “#”, ovvero una parola o frase seguita dal segno del cancelletto, un aggregatore tematico che permette a tutti gli utenti di disquisire su un determinato argomento trattato e sul quale dire la propria opinione o esprimere il proprio parere. Molto usato dagli uomini politici di tutto il mondo, lo scettro del tweet più popolare sembra essere ancora detenuto da Barack Obama “No one is born hating another person because of the color of his skin or his background or his religion…”, è il social preferito soprattutto dal pubblico maschile, circa il 68% dell’utenza. La fascia di età più presente è quella tra i 25 e i 54 anni. Molti media come TV, Radio, Quotidiani on line, lo preferiscono proprio per la sua predisposizione alla immediatezza. Secondo “eMarketer”, stimata società di ricerche di mercato relative al marketing digitale, circa il 66% delle aziende con più di 100 dipendenti ha un account Twitter. Gli utilizzi più consigliati per questa piattaforma sono molteplici. Un professionista che decide di essere presente su questo social network deve pensare a un utilizzo quasi quotidiano. Avere un profilo completo di tutte le informazioni utili per poter meglio rappresentare il proprio business, seguire ed interagire con colleghi, esperti di settori coerenti con il proprio, seguire e commentare gli hashtag più interessanti per la propria professione, sono solo alcune delle attività da programmare per essere visibile e garantirsi un engagement utile e proficuo per la propria attività professionale.

Proviamo a tirare le conclusioni. Nonostante queste brevi presentazioni dei principali social network, dove sicuramente sono emerse differenze, in alcuni casi anche sostanziali, è difficile consigliare e scegliere una piattaforma piuttosto che un’altra. Probabilmente, se si decide di esserci in questo “mondo”, una sola piattaforma non basta. I social network, per molti aspetti, ci chiedono di metterci in gioco anche da un punto di vista personale, oltre che professionale, bisogna essere pronti a farlo. Anche per questo motivo, non esiste il social network più adeguato per un avvocato, per un commercialista o per un notaio. Bisogna chiedersi quale contesto sento più vicino a me e più adeguato al mio modo di essere. Per il resto, se si decide di esserci per promuovere la nostra attività professionale e non solo come comune utente alla ricerca di un luogo dove fare amicizie e curiosare, come già detto, bisogna dotarsi di una strategia di comunicazione.

Di Antonio Vitolo – Direttore Responsabile

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