Antonio Vitolo

Partendo dall’assunto che è impossibile non comunicare e che l’assenza di comunicazione è essa stessa una strategia, molto spesso non voluta, allora bisogna chiedersi se vogliamo governare i processi di comunicazione che inevitabilmente si generano, oppure lasciare che siano gli eventi a decidere per noi. Proviamo a fare qualche esempio. In un momento di crisi pandemica come questa che il nostro paese sta attraversando, abbiamo assistito e stiamo assistendo a tante organizzazioni professionali, sia di piccolissime che di medie e grandi dimensioni, attivare sui propri canali di comunicazione istituzionali, sito internet, social network, newsletter, webinar, ufficio stampa ecc., iniziative volte a raccontare in che modo il proprio studio professionale sta reagendo e rispondendo a questo inaspettato e devastante momento. Da qui registriamo studi legali che hanno subito avviato “Help Desk “ e altre iniziative simili, per rispondere alle richieste di chiarimenti e di interpretazione delle norme emanate dal Governo, studi medici che hanno organizzato vere e proprie campagne di comunicazione per dare informazioni utili all’utenza in un momento di crisi sanitaria, studi di dottori commercialisti  e consulenti del lavoro che invece hanno predisposto task force e veri e propri sportelli informazioni. Altre organizzazioni professionali, a prescindere dalle loro attività lavorative, hanno deciso di avviare e rendersi promotrici di iniziative di raccolte fondi e aiuti, affermando il loro ruolo sociale.  Questi esempi sopra riportati ci raccontano di studi professionali e di professionisti che hanno reagito e deciso di rispondere alle domande, cosa, come, dove e quando comunicare. La risposa a queste domande si può tradurre in una sola parola “strategia”. Dotarsi di una strategia ci mette inevitabilmente nelle condizioni di pianificare, organizzare, fare e di conseguenza comunicare. Le ricadute? Dipendono dalla qualità, dalle scelte strategiche messe in campo e dalle modalità di comunicazione.

Tornando all’assenza di comunicazione, e al concetto che è impossibile non comunicare, sono tanti anche gli esempi di studi professionali che, più o meno volontariamente, hanno deciso di non reagire a una situazione di crisi come quella in corso e di lasciare che gli eventi decidessero per loro.

Di Antonio Vitolo – Direttore Responsabile