Uffici giudiziari e intelligenza artificiale: nuove progettualità
Una fotografia delle condizioni in cui versa oggi la Giustizia digitale e le questioni urgenti poste dall’incalzare delle nuove tecnologie, ma tuttora ignorate
Una fotografia delle condizioni in cui versa oggi la Giustizia digitale e le questioni urgenti poste dall’incalzare delle nuove tecnologie, ma tuttora ignorate
Ormai è indubbio che le nuove tecnologie, ed in particolare le intelligenze artificiali, saranno causa nel (prossimo?) futuro di un profondo mutamento dell’attuale status quo. Dal lavoro all’etica, senza tralasciare i profili della riservatezza dei dati e persino dell’amministrazione della giustizia, si fatica ad individuare un settore che non sia destinato ad essere regolato – quasi governato – dalle macchine. Siamo, dunque, condannati a venire emarginati ai confini della nuova società tecnologica, per effetto di ciò che noi stessi abbiamo creato?
Il GDPR fornisce una guida importante per la protezione dei dati rispetto all’intelligenza artificiale. Restano tuttavia aperte una serie di questioni e questo potrebbe ostacolare lo sviluppo di nuove applicazioni o anche consentire sviluppi potenzialmente pericolosi. Servirebbero una serie di chiarimenti: vediamo quali
Nel Parere “Intelligenza artificiale e medicina: aspetti etici”, il Comitato Nazionale per la Bioetica e il Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita hanno evidenziato le opportunità e i rischi legati all’utilizzo dell’IA in ambito medico. Ecco cosa è emerso.